Al Centro di ascolto della Caritas diocesana di Casale Monferrato nel 2024 si sono ascoltate e prese in carico 375 famiglie per un totale di 1.050 colloqui cui sono seguiti 779 interventi economici (bollette, medicinali, viaggi per la salute o il lavoro o la scuola, ecc.) e di accompagnamento. Delle persone ascoltate il 56% sono italiani, il 44% persone di origine straniera. Sono alcuni dei dati forniti oggi dalla Caritas diocesana nel corso della conferenza stampa con cui stamattina è stato presentato il progetto “Un anno di respiro” promosso come iniziativa solidale per il Giubileo 2025.
Il Centro di ascolto diocesano, nel quale sono operativi una quindicina di volontari, coordina e supporta i Centri di ascolto parrocchiali arrivando ad aiutare nell’insieme 750 famiglie in tutta la diocesi. L’aiuto in viveri sul territorio diocesano è stato nel 2024 di 483 quintali, a cui è da aggiungere l’implementazione parrocchiale. La mensa (la cui sede è vicino alla stazione ferroviaria) apre per 3 pasti a settimana per circa 80 persone alla volta, in altri 2 appuntamenti c’è la distribuzione del fresco e dell’invenduto donato da alcuni esercizi commerciali; i volontari sono circa un centinaio che operano in turni. Altre servizi offerti sono il Guardaroba (raccoglie e distribuisce vestiti, l’utenza è al 75% di stranieri), il Doposcuola (che coinvolge 30 bambini e ragazzi che vivono situazioni di particolare vulnerabilità, seguiti da un educatore e una quindicina di volontari), l’Orto sociale “Cavoli Nostri” ad Oltreponte (coinvolge 16 famiglie che hanno 100 m² di terreno a testa per produzione per autoconsumo). Per Natale sono stati preparati 1.000 doni per le persone nelle carceri di Alessandria e Vercelli, oltre ai doni per le persone già accompagnate.
Per il Giubileo, la Caritas diocesana con il progetto “Un anno di respiro” ha aperto una raccolta fondi per aiutare una cinquantina di famiglie in difficoltà a pagare l’affitto o le utenze. Durante la conferenza stampa – alla quale sono intervenuti il vescovo Gianni Sacchi, il direttore della Caritas, don Marco Calvo, e la vicedirettrice, Silvia Meda – è stato ricordato che circa un terzo delle persone che chiedono aiuto ha problemi abitativi; c’è chi è stato sfrattato e chi non è in grado di sostenere i costi di locazione. In 25 casi si tratta di situazioni già molto gravi. “Vogliamo sensibilizzare su questa situazione – ha affermato don Calvo –, ma c’è anche un richiamo a fare un grosso gesto di conversione, non solo ad aiutare, con la consapevolezza della condivisione: le nostre cose sono anche un po’ degli altri”. È stata promossa una raccolta fondi per sostenere 50 famiglie, accompagnandole lungo un anno con 500 euro al mese per pagare le utenze o il canone di locazione. Per raggiungere l’obiettivo complessivo (300mila euro), viene rivolto l’invito a formare gruppi che “adottino” una famiglia, versando 500 euro al mese, a coinvolgere esercizi commerciali, perché donino un giorno di lavoro, a devolvere l’equivalente di regali di compleanno o di altre ricorrenze. Sempre per l’Anno santo, la mensa della Caritas diocesana è stata individuata come luogo giubilare: previsto un vero e proprio “pellegrinaggio giubilare” per gruppi di una dozzina di persone da effettuare di domenica dalla cattedrale alla mensa dove i partecipanti saranno coinvolti nel servizio ai tavoli con la condivisione del pasto con gli ospiti.