Nel cuore del Pellegrinaggio Nazionale dell’Unitalsi a Lourdes, ieri sera nella Chiesa Santa Bernadette all’interno del Santuario di Lourdes, si è svolta una veglia di preghiera dedicata alla pace, in particolare alla drammatica situazione a Gaza e in Medio Oriente. Un momento molto partecipato, durante il quale l’Unitalsi ha voluto lanciare un forte messaggio di speranza e solidarietà verso tutte le popolazioni vittime della guerra. La preghiera si è elevata dalla Grotta di Massabielle, simbolo universale di fede e consolazione, per abbracciare “idealmente”! i luoghi feriti dai conflitti. Durante la veglia sono state condivise testimonianze “profonde e commoventi”- riferisce una nota – come quelle dei bambini costretti a fuggire dall’Ucraina a causa della guerra. Durante la veglia la testimonianza video di padre Gabriel Romanelli insieme ad una ventina di bambini della parrocchia cattolica di Gaza, collegato con i pellegrini a Lourdes. Il sacerdote ha rivolto parole di affetto e gratitudine all’Unitalsi per il “costante sostegno spirituale e per le preghiere che continuano ad essere offerte per la sua comunità e per la fine delle violenze”. “La preghiera è il gesto più potente che abbiamo – ha affermato Rocco Palese, presidente nazionale dell’Unitalsi – e da Lourdes, luogo di guarigione e di pace, vogliamo ribadire il nostro impegno per un mondo senza guerre, dove la dignità di ogni essere umano venga rispettata”. Con questa veglia, l’Unitalsi ha voluto “non solo pregare, ma anche sensibilizzare e coinvolgere tutti in un cammino di pace, giustizia e fraternità”.