“A Lampedusa abbiamo consegnato poco tempo fa il badge numero 150mila, un numero che è molto particolare per noi perché corrisponde a quello dei nostri volontari. Dall’1° giugno 2023, l’hotspot di contrada Imbriacola è diventato presidio di umanità, attraverso l’attività di accoglienza che abbiamo svolto e il supporto di altre associazioni, delle Forze dell’ordine e delle Istituzioni. Siamo seduti a questo tavolo, insieme a Ministero dell’Interno, Unhcr, Unicef e Ifrc, perché vogliamo essere pronti ad affrontare le sfide che ci attendono, ad aiutare le persone che attraversano il Mediterraneo e, più in generale, tutte quelle interessate dai flussi migratori, accogliendole e sostenendole, dando loro speranza nel presente e nel futuro”. Con questo intervento di Debora Diodati, vicepresidente della Croce rossa italiana, si è aperto oggi a Ghilarza “Dialogo interistituzionale sulle migrazioni”, un convegno con i rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee e del sistema di protezione per riflettere sulle sfide del presente e le prospettive future nel campo delle migrazioni. Per Rosanna Rabuano, capo Dipartimento Libertà civili e Immigrazione, “quello di Lampedusa è un modello da replicare. È necessario dare grande attenzione alle vulnerabilità ma anche a tutte le altre dinamiche che entrano in gioco nelle migrazioni. “Per noi è importante che la Croce rossa italiana, oltre che a Lampedusa, possa garantire supporto nell’accoglienza nelle zone di frontiera su tutto il territorio nazionale”. Per Riccardo Clerici, Senior Government Liaison Officer di Unhcr, “la Croce rossa italiana ha un expertise tale da incidere positivamente anche sulle vulnerabilità. È necessario incrementare le attività di inclusione e di integrazione delle persone migranti e anche su questi due aspetti credo che la presenza della Cri sul territorio possa garantire una buona opportunità di interazione”. Dello stesso avviso Nicola Dell’Arciprete, coordinatore della risposta a favore dei minorenni migranti e rifugiati in Italia dell’Unicef, che ha sottolineato “l’impatto della presenza della Croce rossa italiana a Lampedusa. Credo che l’Italia abbia fatto dei passi avanti sull’accoglienza dei minori e sull’accoglienza in generale, muovendo verso un approccio coerente e sistemico”. Riguardo all’incontro Xavier Castellanos, vicesegretario della Federazione internazionale delle Società nazionali di Croce rossa e di Mezzaluna rossa (Ifrc), ha spiegato che “è stato importante perché ha permesso di dialogare a diversi livelli, con Governo e altri attori che si interfacciano sul tema delle migrazioni. Le persone decidono di lasciare il proprio Paese di origine, spesso ne sono costrette. Le difficoltà economiche, i conflitti e i disastri ne sono la causa. I servizi umanitari che la Croce rossa e la Mezzaluna rossa assicurano, garantiscono umanità e dignità alle persone. I bisogni vengono prima dello status giuridico. La Dignità è un valore incondizionato”. Durante l‘incontro, la vice presidente della Cri, Diodati, e l’arcivescovo di Oristano, mons. Roberto Carboni, hanno siglato la convenzione attraverso la quale la Croce rossa italiana riceve ufficialmente dalla parrocchia di Ghilarza e dalla curia la struttura dell’ex Cottolengo, in comodato d’uso gratuito per due anni.