Porto Rico: mons. González Nieves (San Juan) su retate di migranti, “legislazione ingiusta e indegna, autorità locali non collaborino con quelle federali”

L’arcivescovo metropolita di San Juan di Porto Rico, mons. Roberto Octavio González Nieves, ha reso pubblica la lettera pastorale “Non siete soli”. Si tratta di un documento che apre il dibattito sulle recenti operazioni federali in materia di immigrazione sull’isola, particolarmente restrittive. Obiettivo della lettera è “dire all’immigrato che respira la nostra stessa aria che il suo dolore è anche il nostro”.
L’arcivescovo definisce l’attuale legislazione migratoria “ingiusta, indegna e discriminatoria”. A sostegno di quanto afferma, offre la testimonianza di un sacerdote haitiano, di un parroco che accompagna le comunità di migranti e di un operatore pastorale, le cui esperienze rivelano l’angoscia provocata dalle retate e dalle deportazioni immediate. Mons. González Nieves, quindi, racconta la creazione, anni fa, del Comitato Fratelli tutti nell’arcidiocesi. Ispirato all’enciclica omonima di Papa Francesco, questo gruppo riunisce sacerdoti, religiose e laici portoricani insieme a fedeli dominicani e haitiani per offrire consulenza legale, preghiera e accompagnamento. Si ricorda anche la Via Crucis presieduta dai vescovi di Haiti e della Repubblica Dominicana che ha simbolicamente suggellato questa fratellanza senza frontiere.
Ricordando un recente discorso di Papa Leone XIV, il leader religioso chiede allo Stato di non consegnare alle autorità federali nessun immigrato “come se fosse un pacco da recapitare”.
In questo senso, esorta il governo di Porto Rico (territorio non incorporato degli Stati Uniti) ad astenersi dal collaborare con arresti “che lacerano le famiglie, e chiede al legislatore di “legiferare con il cuore, non con la paura”. La lettera è inoltre in sintonia con la richiesta dei vescovi degli Stati Uniti a favore di una riforma migratoria che capace di premiare il lavoro onesto e protegga l’unità familiare. Per l’arcivescovo, questo accompagnamento diventa visibile ogni volta che una parrocchia apre le sue porte, ogni volta che un vicino firma una petizione o ogni volta che una comunità prega per chi teme di essere espulso. “Non sono soli – insiste – perché Cristo ci unisce e ci rende uno”.

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