Mezzogiorno: Apreda (Ucid Campania), “investire nelle università, formare i giovani, puntare sulla digitalizzazione”

“Il Sud non è una zavorra, ma il vero motore in grado di trainare il Nord e l’intera nazione con una buona economia e potenzialmente con tantissimi nuovi posti di lavoro”. Lo ha detto Nino Apreda, presidente dell’Ucid Campania, durante l’assemblea annuale dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid) a Caivano.
“Dobbiamo investire massicciamente nelle nostre università, internazionalizzando – ha affermato Apreda –. Formare le menti più brillanti, trattenere i nostri talenti e attrarne di nuovi, creando poli di eccellenza che diventino fucine di innovazione e sviluppo tecnologico. Servono strade, aeroporti internazionali, ferrovie ad alta velocità che colleghino efficacemente il Sud al resto d’Italia, d’Europa e del Mediterraneo”.
Il presidente dell’Ucid Campania ha sottolineato l’importanza di investire in digitalizzazione, automazione e servizi a valore aggiunto per trasformare i porti in centri nevralgici del commercio internazionale. Per Apreda, “i porti devono diventare veri e propri porti intelligenti. Non semplici approdi, ma hub logistici avanzati, interconnessi con le reti di trasporto, capaci di gestire flussi complessi e di fungere da porta d’accesso privilegiata per l’Europa”.
“Un Sud forte e connesso è la precondizione per un’Italia che sappia esercitare il proprio ruolo di leadership nel Mediterraneo e con l’Africa”, ha concluso Apreda, sottolineando come la prosperità del Mezzogiorno sia intrinsecamente legata alle ambizioni geostrategiche del Paese.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi