“Il nostro Paese musulmano ospita una storica comunità cristiana e tutti i nostri cittadini contribuiscono alla costruzione della nostra nazione”. Così si è espresso Abdullah di Giordania nel suo discorso oggi dinanzi all’Europarlamento. “La stessa volontà è alla base della custodia hashemita dei luoghi santi musulmani e cristiani a Gerusalemme, la cui identità storica e multireligiosa abbiamo giurato di proteggere dalle aggressioni”. Passaggio sottolineato dall’ennesimo applauso dell’emiciclo. “Amici miei – ha poi affermato –, l’ultima volta che sono stato in quest’aula, ho condiviso la mia convinzione che ‘c’è sempre una versione migliore di noi stessi oltre un bivio’. Ottant’anni fa, avete svoltato quell’angolo, avete scelto un’Europa migliore e, per molto tempo, le scelte che avete fatto hanno contribuito a plasmare un mondo più stabile e basato sui principi. Oggi, quel mondo è in declino morale. Una versione vergognosa della nostra umanità si sta dispiegando davanti ai nostri occhi e i nostri valori globali si stanno sfilacciando a un ritmo sconvolgente, con conseguenze devastanti”. Poi l’affondo: “In nessun luogo ciò è più chiaro che a Gaza. […] Ripensate al 2023: i primi attacchi e raid israeliani contro un ospedale di Gaza scatenarono shock e indignazione a livello globale. Da allora, l’Organizzazione mondiale della sanità ha documentato quasi 700 attacchi contro le strutture sanitarie di Gaza. Com’è possibile che ciò che solo 20 mesi fa era considerato un’atrocità sia ora così comune da non fare quasi notizia? Quale versione della nostra umanità permette che l’impensabile diventi routine? Permette di trasformare la carestia in un’arma contro i bambini? Normalizza il prendere di mira operatori sanitari, giornalisti e civili che cercano rifugio nei campi profughi?”.