“Il tema immigrazione è oggetto quotidiano di strumentalizzazione, abusi e cattivi esempi per cui puntare sull’accoglienza del Sai è fondamentale”. Lo ha detto oggi il prefetto Rosanna Rabuano, capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno, intervenendo alla presentazione on line del XXIII edizione del Rapporto annuale Sai (Sistema accoglienza e integrazione). Rabuanno ha elencato alcuni aspetti di potenziamento del Sistema, che accoglie principalmente richiedenti protezione internazionale, titolari di protezione e minori stranieri non accompagnati: “Abbiamo varato di recente 1.000 posti per minori e 2.786 posti per gli ucraini. La collaborazione con il Sai è virtuosa, efficace ed efficiente, per garantire la dignità delle persone e la sicurezza”. Il nuovo Patto europeo sull’immigrazione e asilo, ha aggiunto, “è una occasione per il potenziamento del sistema di accoglienza, sul piano della prima e della seconda accoglienza”. Il problema fondamentale, ha osservato, “rimane quello delle risorse. L’obiettivo è garantire una gestione strutturale delle migrazioni, non emergenziale”. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ha ricordato come il Sai sia “una rete capillare in campo oramai da 25 anni, che costituisce un nostro grande patrimonio”. Virginia Costa, responsabile del Servizio centrale Sai, ha illustrato i dati del Rapporto mentre Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e delegato Anci a Immigrazione e politiche per l’integrazione, ha lodato “il 25% dei comuni italiani piccoli e grandi che si sono inseriti all’interno della rete Sai. Un numero enorme che dimostra come il sistema Sai di accoglienza diffusa sia un elemento fondamentale, che fa dialogare chi viene accolto e chi accoglie, per la crescita di tutta la comunità”. Positivo anche l’aumento del 15% di capienza e degli operatori (25.000), oltre alla collaborazione con gli enti del territorio, comuni e regioni: “Una buona integrazione non può essere sganciata da una alleanza con le regioni per la sanità, la casa e il lavoro”.