“Vi ringrazio per la vostra preghiera e per quella delle vostre comunità: ne ho tanto bisogno!”. È il saluto del Papa ai vescovi italiani, incontrati per la prima volta, nell’Aula delle Benedizioni. “Quest’Aula, che sta tra la Basilica e la Piazza, è carica delle emozioni che hanno accompagnato i recenti avvenimenti”, ha esordito Leone XIV: “Infatti il Papa deve attraversarla per affacciarsi alla Loggia centrale. L’amato Papa Francesco l’ha fatto per il suo ultimo Messaggio pasquale Urbi et Orbi, che è stato il suo estremo, intenso appello alla pace per tutti i popoli. E anch’io, la sera dell’elezione, ho voluto riecheggiare l’annuncio del Signore Risorto: ‘La pace sia con voi!’”. “La storia della Chiesa in Italia evidenzia il particolare legame che vi unisce al Papa e che – secondo lo Statuto della Cei – qualifica in maniera peculiare la comunione della Conferenza con il Romano Pontefice”, ha ricordato il Pontefice: “Seguendo l’esempio dei miei predecessori, anch’io avverto la rilevanza di questo rapporto ‘comune e particolare’, come lo definì san Paolo VI intervenendo alla prima assemblea generale della Cei”. “Nell’esercitare il mio ministero insieme con voi, cari fratelli, vorrei ispirarmi ai principi della collegialità, che sono stati elaborati dal Concilio Vaticano II”, ha annunciato Papa Leone: “In particolare, il Decreto Christus Dominus sottolinea che il Signore Gesù costituì gli Apostoli ‘a modo di collegio o ceto stabile, del quale mise a capo Pietro, scelto di mezzo a loro’ (n. 19). È in questo modo che siete chiamati a vivere il vostro ministero: collegialità tra voi e collegialità con il successore di Pietro”.