La Commissione europea ha presentato oggi una serie di proposte “per accelerare gli investimenti e la produzione nel settore della difesa, e così rendere l’Ue più pronta alle sfide di sicurezza attuali, come delineato nel Libro bianco sulla Difesa europea 2030”. L’annuncio in una nota stampa di Bruxelles che spiega come le misure delineate dall’esecutivo mirino a “supportare gli Stati membri e l’industria nel potenziamento delle capacità e infrastrutture di difesa”, in modo da raggiungere i livelli di prontezza “necessari per un’azione di prevenzione e di deterrenza di conflitti ad alta intensità”. Le principali proposte, che sono contenute in un “Defence readiness omnibus” si muovono sul piano della velocizzazione e della semplificazione delle procedure. “Stiamo inviando un chiaro segnale politico”, sottolinea la vicepresidente alla sicurezza Henna Virkkunen: “L’Europa prende sul serio la difesa e crea una preparazione credibile. Stiamo riducendo la burocrazia per aiutare gli Stati membri e l’industria ad agire più rapidamente, investire in modo più intelligente e rafforzare la nostra deterrenza collettiva. Si tratta di trasformare l’ambizione dell’Ue in capacità reali”.
Le proposte presentate oggi dalla Commissione muovono dunque dal Libro bianco sulla Difesa 2030, che identificava nella semplificazione e nell’armonizzazione normativa la via necessaria per migliorare la preparazione alla difesa dell’Europa. Tra le misure ipotizzate dall’esecutivo c’è un “regime di autorizzazione accelerato” per i progetti di difesa, con un termine di 60 giorni per gli iter autorizzativi e la nascita di “punti unici di contatto” negli Stati membri per l’industria della difesa. Mirano alla semplificazione le proposte per ridurre la burocrazia per accedere al Fondo europeo per la difesa (Edf) e per promuovere gli acquisti congiunti, con un aumento delle soglie contrattuali e la relativa velocizzazione dei trasferimenti transfrontalieri di prodotti di difesa.
Nelle proposte anche “chiarimenti normativi” per gli ambiti della concorrenza e delle norme ambientali e una verifica sulle norme per i prodotti chimici, affinché soddisfino le esigenze della difesa. Un ultimo punto, migliora l’accesso ai finanziamenti, con criteri di eleggibilità semplificati per InvestEu, una guida sugli investimenti sostenibili nella difesa e chiarimenti sul tema delle armi proibite. Secondo il commissario alla difesa Andrius Kubilius, “l’unico modo per garantire la pace europea è assicurarci di essere pronti a difenderci in modo credibile e rapido. Con questo pacchetto”. Le proiezioni basate su queste proposte dovrebbero agevolare 800 miliardi di euro di investimenti per la difesa che gli Stati membri. Le proposte della Commissione dovranno passare al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio.