“Fra vitalismo e nichilismo nel cambio d’epoca: i luoghi e le strade della speranza”. Questa la traccia scelta per il 2° Festival dell’“umano tutto intero”, promosso dal network Ditelo sui tetti il 17 e il 18 giugno a Roma, presso il Pio Sodalizio dei Piceni. Una due giorni di incontri di alto profilo, alla presenza di autorevoli esponenti del mondo della filosofia, della poesia, religioso, politico, istituzionale, accademico accomunati dall’esigenza di interrogarsi su come in questo tempo smarrito sia possibile individuare nuove coordinate per sostenere un “umano tutto intero”, in cui, spiegano i promotori, “non si censuri nulla, si accolga la fragilità, a partire dal riconoscimento della speranza, che non si spegne mai nel cuore”. Una sorta di “mappa” verso la speranza. Dai “luoghi” del vivere dove l’attesa dell’uomo può essere accolta o respinta (nascere, imparare, lavorare, giocare, curare, ripartire), si cercheranno le “strade” che aiutano la speranza (il creato, le relazioni, la famiglia, l’educazione alla libertà).
Luoghi e strade da cui si formuleranno anche proposte concrete ai decisori, perché ogni legge, ogni decisione politica deve porsi il prioritario problema di quale “bene” indichi alla società. Tra i relatori i cardinali Matteo Zuppi e Pietro Parolin, e poi Stefano Zecchi, Francesco Botturi, Giovanni Orsina, Giuliano Amato, don Alberto Frigerio, don Massimo Angelelli, Franco Nembrini, Antonio Polito, Alfredo Mantovano, Giuseppe Valditara, Giancarlo Giorgetti, Eugenia Roccella, Roberto Mancini e Giovanni Galli. In programma anche due serate con Davide Rondoni, Morgan e Maria Grazie Cucinotta. Nel chiostro sarà ospitata una mostra su cinquant’anni del Movimento per la vita. L’ingresso è libero.
“Perché fiorisca la speranza di una pienezza quotidiana, l’umano tutto intero ha bisogno di ‘strade’ per la vita, che anche le scelte pubbliche devono convintamente promuovere”, afferma Domenico Menorello, portavoce del forum Sui Tetti.