Sarà dedicato a “Nicea 325 – 2025” l’incontro in programma nella serata di domani nella chiesa San Raffaele al Porto, nella Vecchia Darsena, a Savona. Dalle 20.30 le comunità cristiane del territorio si incontreranno per riflettere sull’eredità del primo concilio ecumenico della storia. Ad una prima parte di interventi a più voci seguirà un momento di preghiera comune. La serata si concluderà con un rinfresco.
“Dopo 1.700 anni lavoriamo per una maggiore comunione tra le Chiese – affermano gli organizzatori, tra cui il Servizio Ecumenismo e dialogo interreligioso della diocesi di Savona-Noli –. Cosa significa credere oggi? Perché il cristianesimo di oggi ha ancora bisogno del Credo? Come le nostre diverse tradizioni vivono e interpretano oggi la professione di fede? Perché ricordare Nicea ha un forte significato ecumenico oggi?”.
Il Concilio di Nicea I – viene ricordato in un comunicato – non fu soltanto un dibattito teologico ma anche un esempio di come il dialogo possa generare unità e rinnovamento spirituale. L’assemblea convocata dall’imperatore Costantino I il Grande rappresentò un momento cruciale per affrontare le divisioni teologiche nell’ancora “giovane” cristianesimo e consolidare l’unità fra i credenti. Oltre duecento vescovi provenienti da tutto l’Impero Romano si riunirono nella città, oggi Iznik, in Turchia, per discutere questioni fondamentali, come la natura di Cristo e la relazione con Dio Padre. Altro tema cruciale fu la determinazione della data della Pasqua, che sin dai primi secoli aveva generato dispute fra le comunità cristiane. Il primo Concilio di Nicea – viene sottolineato – non solo segnò un momento fondamentale per l’elaborazione delle dottrine cristiane ma mostrò anche l’importanza di un dialogo condiviso per affrontare questioni teologiche ed esistenziali, permettendo alle principali correnti del cristianesimo di mantenere una certa unità, almeno per altri secoli, nella consapevolezza di porre le basi per una testimonianza che stava già cambiando il presente e avrebbe partecipato a costruire il futuro.