Diocesi: mons. Torriani (Crotone), “la speranza è audace” ed è “audace “continuare a cercare segni di speranza nelle nostre vite”

“Audaci nella Speranza”. Questo il tema della Via Crucis della diocesi di Crotone-Santa Severina in piazza Duomo a Crotone e guidata dall’arcivescovo, mons. Alberto Torriani. “Abbiamo battuto le mani, ma non come si fa a teatro, o al cinema, o a un concerto, alla fine di una performance. Abbiamo battuto le mani perché quei racconti di speranza ci hanno colpito il cuore, ci hanno colpito la testa. E forse hanno anche mosso qualche emozione. Questo è il segno che i racconti di speranza, i semi di speranza, non lasciano mai indifferenti, ha detto il presule a conclusione della Via Crucis che ha avuto al centro la memoria della Passione del Signore, ma anche “l’attualizzazione viva del suo amore nelle testimonianze di tanti uomini e donne, famiglie, lavoratori, associazioni, giovani e anziani, che hanno raccontato il loro cammino di fede e di vita. Esperienze diverse, ma tutte unite dal filo rosso della speranza: una speranza concreta, spesso faticosa, ma sempre luminosa”, spiega la diocesi. La Via Crucis era stata aperta da don Alessandro Saraco e durante il cammino è stata accompagnata da una testimonianza: dal carcere al mondo della disabilità, dalla mensa dei poveri ai giornalisti, dal mondo del sociale ai migranti, dagli scout agli anziani. Ogni voce è risuonata come eco di un Vangelo vissuto. Non parole generiche, ma semi di speranza piantati nella terra della città. “Diventiamo allora anche noi audaci nel ricercare questi segni di speranza. L’augurio che ci facciamo all’ingresso di questa Settimana Santa è questo: stare sotto la croce, come abbiamo fatto oggi. È anch’esso un segno audace. Ma un segno che vale la pena applaudire. E dire che ci stiamo. Ci stiamo volentieri, insieme, come Chiesa”, ha detto mons. Torriani.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia