Con un appello per la liberazione degli oltre 300 studenti e insegnanti rapiti della scuola cattolica St. Mary’s di Papiri, in Nigeria, la Conferenza episcopale tedesca (Dbk) ha presentato oggi un nuovo elemento dell’iniziativa “Solidarietà con i cristiani perseguitati e oppressi del nostro tempo”. Il vescovo di Augusta, mons. Bertram Meier, presidente della Commissione per la Chiesa universale della Dbk, ha parlato di “crimini abominevoli che devono essere condannati con la massima fermezza e per i quali non si possono offrire scuse” alla luce dei crescenti atti di violenza in Nigeria, affermando che la “spirale di violenza” nel Paese ha chiaramente “accelerato drammaticamente” e che sta attraversando da tempo “tempi religiosamente turbolenti”. Meier, che visitò il Paese africano lo scorso gennaio, è intervenuto in una conferenza stampa online per presentare una nuova guida che esamina la situazione dei cristiani in Nigeria e fa parte dell’iniziativa a favore dei cristiani perseguitati: nel nord del Paese, ha affermato Meier, i terroristi islamisti sono ancora attivi, nonostante l’organizzazione Boko Haram sia stata respinta. In altre parti della Nigeria, i conflitti etnici, politici e sociali si intrecciano con questioni di appartenenza religiosa. Il vescovo ha chiesto un maggiore impegno da parte del governo nigeriano: “Se non vogliamo che il Paese più popoloso e instabile scivoli in una grave crisi, è essenziale un’azione decisa basata sullo stato di diritto e sul rispetto di tutte le religioni su base continuativa”. Il prelato ha lamentato l’eccessiva inattività della comunità internazionale negli ultimi anni nella risoluzione dei problemi, e rivolgendosi al governo tedesco, ha chiesto maggiori sforzi per la stabilizzazione della Nigeria. Don Dirk Bingener, presidente dell’organizzazione umanitaria Missio Aachen e delle Pontificie opere missionarie in Germania, ha illustrato diversi progetti ecclesiali in Nigeria volti a prevenire la violenza nelle regioni critiche del Paese. Particolare attenzione è rivolta al coinvolgimento delle donne. Bingener ha affermato: “Tutti questi progetti dimostrano che dobbiamo eliminare le cause profonde della violenza e della persecuzione contro i cristiani in Nigeria. I nostri partner sul campo sono nella posizione migliore per valutare come questo obiettivo possa essere raggiunto nella pratica. Tuttavia, hanno bisogno del nostro sostegno”.