“La situazione internazionale imprevedibile – e, per qualche aspetto, sorprendente – provoca disorientamento. L’inquietudine del pessimismo che ne deriva non deve indurre a ritenere ineluttabile il processo che vede l’ordine geopolitico che avevamo contribuito a costruire mostrare crepe sempre più estese e profonde, con conflitti che credevamo consegnati per sempre alla storia riacutizzati, lambendo regioni a noi vicine. Così come l’affacciarsi di nuovi focolai di instabilità in aree dove la fragilità politica e sociale è divenuta ormai strutturale, con l’emergere di paradigmi che vedono prevalere interessi particolari che, sovente, sfidano la legalità internazionale”. È il monito lanciato questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla XVIII Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia.
“Nel contesto attuale è possibile essere protagonisti puntando su due ambiti, quello multilaterale e quello degli organismi sovranazionali, come l’Unione europea, che possono consentire di raggiungere la massa critica necessaria per evitare di ricadere in ambizioni velleitarie”, ha sottolineato il Capo dello Stato, aggiungendo che “il mondo contemporaneo è attraversato da molteplici crisi che si sovrappongono l’un l’altra e si alimentano a vicenda. Per cogliere questa complessità sono state introdotte locuzioni nuove, come ‘policrisi’, mettendo a sistema fattori politici, frutto di scelte consapevoli dell’uomo, e di circostanze in apparenza esogene, come le emergenze climatiche o sanitarie, talvolta anch’esse – a ben vedere – effetti collaterali delle stesse attività umane”.