Con il 49% dei voti scrutinati in Honduras, l’imprenditore conservatore Nasry “Tito” Asfura è in testa nel conteggio relativo alle elezioni presidenziali di ieri, ma è tallonato dal popolare ex presentatore televisivo, Salvador Nasralla, sempre di centrodestra. Secondo i dati comunicati dal Consiglio nazionale elettorale Asfura (Partito nazionale conservatore) è al 40,30%, mentre Nasralla, del Partito Liberale, lo segue con il 39,41%. Rixi Moncada, del partito di governo di sinistra Libertà e rifondazione (Libre), è attestata al 19,46%.
Alla vigilia del voto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha manifestato il suo appoggio ad Asfura. Nelle ultime settimane, molte polemiche sull’affidabilità del Consiglio nazionale elettorale, tanto da rendere fondamentale il lavoro dei circa 33mila osservatori presenti nel Paese in occasione delle elezioni. Juanita Goebertus, direttrice della Divisione delle Americhe di Human Rights Watch, ha dichiarato alla vigilia del voto che “le denunce di possibile frode, le azioni aggressive della Procura e delle Forze armate e la paralisi interna al Cne hanno messo a rischio il diritto degli honduregni di partecipare a elezioni libere e giuste”. Per questo motivo, richiamandosi al lavoro delle missioni internazionali di osservazione elettorale.