Leone XIV: “la speranza del Giubileo nasce dalle sorprese di Dio”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La speranza del Giubileo nasce dalle sorprese di Dio”. Con queste parole Leone XIV ha aperto la catechesi dell’Udienza giubilare in piazza San Pietro, dedicata al tema “Sperare è testimoniare”. “Dio è diverso da come siamo abituati a essere noi – ha detto –. L’Anno giubilare ci spinge a riconoscere questa diversità e a tradurla nella vita reale. Per questo è un Anno di grazia: possiamo cambiare”. Il Papa ha invitato i fedeli a riscoprire il significato del Padre Nostro, “quando diciamo: come in cielo, così in terra”, perché la conversione del cuore “rende la terra più simile al cielo”. Commentando la Prima lettera ai Corinzi, ha ricordato che “i criteri di Dio, che sempre comincia dagli ultimi, sono un terremoto che non distrugge ma risveglia il mondo”. “La parola della Croce risveglia la coscienza e la dignità di ciascuno”, ha proseguito, “e genera una speranza che diventa testimonianza quotidiana”. Per Leone XIV “sperare è testimoniare che tutto è già cambiato, che niente è più come prima”. “È questa – ha concluso – la gioia del Giubileo: riconoscere che Dio continua a sorprenderci e ci invita a rinnovare il mondo”.

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