I vescovi della Conferenza episcopale argentina (Cea), in questi giorni riuniti in assemblea plenaria, hanno inviato una lettera a Papa Leone XIV, per esprimergli il loro affetto e la comunione dell’episcopato argentino. “Desideriamo esprimere il nostro affetto filiale e la vicinanza dell’episcopato argentino alla sua persona, poiché nel suo ministero riconosciamo Colui che ci conferma nella fede e ci anima nella missione”, si legge. Nella lettera, i vescovi hanno manifestato la loro adesione al costante appello del Santo Padre alla pace e alla fine delle guerre, condividendo “la sua speranza in un’umanità capace di riconciliarsi e di riconoscersi come un’unica famiglia”. Hanno, inoltre, espresso la loro gratitudine per l’esortazione apostolica Dilexi te, che hanno definito “un dono per la Chiesa e per il mondo”, e per i frutti spirituali dei recenti giubilei, i cui partecipanti “hanno trasmesso il fervore e la rinnovata speranza del Popolo di Dio”. Infine, hanno affidato a Dio il ministero di Papa Leone XIV e il suo prossimo viaggio apostolico in occasione del 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea, confidando che “sarà un segno di riconciliazione, speranza e conforto per i popoli che visiterà”. Durante l’assemblea, nel quadro del 60° anniversario della dichiarazione Nostra aetate e del giubileo, il rabbino Ariel Stofenmacher, rettore del Seminario rabbinico latinoamericano, e Omar Abboud, copresidente dell’Istituto per il dialogo interreligioso (Idi), hanno fatto visita ai vescovi e condiviso con mons. Marcelo Colombo, presidente della Conferenza episcopale argentina, il documento “Una nuova era di fratellanza, pace e speranza condivisa”, che sarà portato al viaggio accademico e interreligioso, che si terrà a Roma dal 17 al 20 novembre.