“Sperare è prendere posizione”. Con queste parole Leone XIV ha aperto la catechesi dell’udienza giubilare in piazza San Pietro, davanti ai pellegrini giunti per il Giubileo. Il Papa ha ricordato che il cammino di ciascuno nasce sempre da una scelta interiore: “Qualcosa, all’inizio, si è mosso dentro di voi”, un movimento che conduce a “un desiderio e poi una decisione”. Inoltre, il Papa ha richiamato le parole del Vangelo appena ascoltato: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto”, sottolineando che Gesù “si aspetta molto, perché ci conosce e sa che possiamo”. In questo orizzonte il Pontefice ha messo in guardia da una falsa quiete: “A volte vorremmo essere lasciati in pace”, ma questa, ha spiegato, non è la pace autentica. Per Leone XIV la pace evangelica è esigente e dinamica: “La pace che Gesù porta è come un fuoco”. Il Papa ha quindi invitato a cogliere le situazioni che richiedono coraggio: “Dove la dignità umana è calpestata”. Inoltre, il Pontefice ha spiegato che la speranza cristiana diventa concreta quando si riconosce che “le cose non devono continuare come prima”. Infine, il Papa ha affidato al Giubileo un compito spirituale decisivo: “Che il Giubileo lo ravvivi in noi e in tutta la Chiesa”.