Gaza: vaccinati oltre 13.700 bambini. Rilevate diffuse situazioni di malnutrizione

(Foto UNICEF-UNI897372-Nateel)

La prima fase della campagna di vaccinazione di recupero nella Striscia di Gaza si è conclusa due giorni fa, “segnando un importante traguardo negli sforzi volti a salvaguardare la salute dei bambini dopo due anni di conflitto e con l’intensificarsi del clima invernale”. Lo si legge in una nota diffusa oggi da Unicef. “Tra il 9 e il 20 novembre, più di 13.700 bambini sono stati vaccinati durante una campagna condotta dall’Unicef, dall’Unrwa, dall’Oms e dai loro partner, in collaborazione con il ministero della Salute e con il sostegno di Gavi, l’Alleanza per i vaccini”. I risultati del primo ciclo “dimostrano chiaramente l’impegno delle famiglie a proteggere la salute dei propri figli. Tra i bambini che hanno partecipato, meno del 2% non aveva mai ricevuto alcun vaccino, il che riflette l’elevata consapevolezza in materia di salute delle famiglie palestinesi, anche in circostanze estremamente difficili. Un quarto di tutti i bambini che si sono recati nei centri di vaccinazione aveva iniziato le vaccinazioni di routine, ma aveva saltato alcune dosi successive o l’intera serie di vaccini, sottolineando l’importanza degli sforzi di recupero per colmare le lacune immunitarie create dal conflitto”.
La campagna ha integrato anche lo screening della malnutrizione. “Dei 6.827 bambini sottoposti a screening, 508 sono stati identificati come gravemente malnutriti e indirizzati alla struttura nutrizionale più vicina per essere curati. Ciò dimostra il valore dell’integrazione dei servizi nutrizionali nelle attività di vaccinazione per garantire la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo”. “Sono già in corso i preparativi per la seconda e la terza campagna, al fine di garantire che i bambini ricevano le dosi di vaccino necessarie per una protezione completa. Con l’inverno che peggiora le condizioni di vita, causando l’allagamento dei rifugi di fortuna e aumentando i rischi per la salute pubblica, l’urgenza di avviare le fasi successive non può essere sottovalutata”.

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