“Maria ci accompagna in questo pellegrinaggio terreno, aprendo anche nel nostro tempo spazi nuovi, ampi, attraverso la via del dono e la donazione totale di sé, per tutti e indistintamente”. Così l’ordinario militare per l’Italia, mons. Gian Franco Saba, presiedendo ieri nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli a Roma la celebrazione nazionale della Virgo Fidelis, alla presenza di rappresentanti di governo e istituzioni, del comandante generale dell’Arma, gen. Salvatore Luongo, e di altri vertici militari. Il presule ha ricordato che “quanti appartengono all’Arma dei carabinieri sanno molto bene cosa significhi la donazione per tutti e indistintamente” e che la memoria liturgica richiama “atti di donazione, esperienze di donazione, da quelle più eroiche a quelle più nascoste”. “La Virgo fidelis ci ricorda che Dio prolunga nei secoli l’opera della sua misericordia per mezzo di quanti aderiscono al suo progetto di amore”, ha aggiunto, evidenziando che il servizio della benemerita “consiste anche nel condividere gioie, dolori e trionfi in luoghi concreti”. Saba ha poi indicato tre verbi: “ascoltare, guidare, accompagnare, sia la missione di quanti operano nell’Arma spesso in territori anche lontani”, invitando a “servire rispettando il primato della persona umana” e ricordando “l’importanza della preparazione”. In conclusione ha richiamato “la parola di Papa Leone”, esortando ad andare avanti “con coraggio, determinati” e “promotori di pace e anticipatori del regno futuro”.