Festival della Missione: Torino, per riflettere sulla domanda “A chi mi faccio prossimo?”

Il Festival della Missione che si svolge a Torino da oggi al 12 ottobre è la terza edizione dell’evento, dopo le precedenti di Brescia e Milano. La direzione generale è stata affidata ad Agostino Rigon e a Isabella Prati. La direzione artistica è stata assegnata invece a Lucia Capuzzi e ad Alessandro Galassi. A simboleggiare il Festival c’è il logo: “Un gomitolo la cui forma sferica ricorda il mondo. I suoi fili colorati si srotolano dal basso, facendo partire i nostri sguardi dal Sud. A definire questo mondo non sono i contorni delle nazioni, ma i colori, perché il mondo reale di oggi supera decisamente i confini politici territoriali in cui popoli si riconoscono ed è essenzialmente interconnesso e interdipendente”.
Il titolo “Il Volto prossimo” è spiegato così: “È l’invito a riflettere sulla domanda fondamentale: ‘A chi mi faccio prossimo?’. Questo interrogativo assume oggi un’urgenza particolare in un mondo lacerato da conflitti e crisi globali, come la minaccia del riscaldamento climatico e le tensioni internazionali. L’intento è di comunicare la missione in un linguaggio che possa parlare a tutti, credenti e non, attraverso testimonianze e narrazioni provenienti da vari contesti”. Il tema si inserisce nel contesto del Giubileo del 2025 “Pellegrini di speranza”.
La rete delle realtà missionaria in Italia che si dà appuntamento a Torino comprende 15 Istituti missionari, 224 Centri missionari diocesani (Uffici per la pastorale missionaria), oltre 4.000 missionari/e laici e religiosi nel mondo, associazioni laiche di volontariato, 2.500 Gruppi missionari parrocchiali, una ventina di testate giornalistiche missionarie di tiratura nazionale o territoriale.

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