Il 2024 è stato un anno record per i trapianti d’organo effettuati nel nostro Paese: in totale 4.642. Lo rivela il report del Cnt approfondendo nel dettaglio i dati preliminari pubblicati lo scorso gennaio: 3.165 donatori segnalati nelle rianimazioni (+2,3% sul 2023), 1.730 donatori effettivamente utilizzati (+3,6%), con un’età media di 62,6 anni. Tra i 221 ospedali nei quali sono state effettuate le donazioni, i più attivi sono stati quello di Padova (53), il Civile Maggiore di Verona (47) e il Bellaria di Bologna. Nel report viene dato ampio spazio all’attività di donazione a cuore fermo, cresciuta in un anno del 34,6%: nel 2024 i prelievi di questo tipo sono stati 284, il 16,4% del totale delle donazioni di organi. La donazione a cuore fermo in Italia segna l’incremento più importante tra i grandi Paesi europei (unica eccezione, la Spagna), in un contesto nel quale la legge, a maggiore tutela dei donatori, fissa a 20 minuti il tempo di osservazione necessario per dichiarare il decesso con criteri cardiaci (all’estero invece sono mediamente 5-10 minuti). Solo qualche anno fa il prelievo del cuore a partire da questa tipologia di donazione era considerato un fatto pionieristico: il report del 2024 testimonia il consolidamento di questa pratica, con risultati sovrapponibili ai trapianti eseguiti da donatore in morte cerebrale.
Sono stati invece 4.642 i trapianti realizzati in totale (+3,9%), di cui 179 in urgenza nazionale (75 di fegato, 86 di cuore, 14 di polmone, 4 di rene) e anche 191 pediatrici (79 di fegato, 76 di rene, 32 di cuore, 4 di polmone). L’azienda ospedaliera che ne ha effettuati di più è stata Città della Salute e della Scienza di Torino (440), davanti all’Ospedale di Padova (413) e all’Ismett di Palermo (276). Torino è stato anche il centro trapianti con il più alto numero di trapianti di fegato effettati (179), mentre Padova prima in Italia per trapianti di rene (217) e polmone (41). Primato confermato per il Policlinico di Bari per quanto riguarda i trapianti di cuore (73), invece per il pancreas il primo centro italiano è quello del San Raffaele di Milano (14).