Leone XIV: agli educatori, “i veri maestri educano con il sorriso”, “oggi fragilità interiore diffusa a tutte le età”, “intelligenza artificiale può isolare gli studenti”

“I veri maestri educano con un sorriso e la loro scommessa è di riuscire a svegliare sorrisi nel fondo dell’anima dei loro discepoli”. Lo ha detto il Papa, nel discorso rivolto agli educatori che partecipano al Giubileo del mondo educativo. “Oggi, nei nostri contesti educativi, preoccupa veder crescere i sintomi di una fragilità interiore diffusa, a tutte le età”, il grido d’allarme di Leone XIV, secondo il quale “non possiamo chiudere gli occhi davanti a questi silenziosi appelli di aiuto, anzi dobbiamo sforzarci di individuarne le ragioni profonde”. “L’intelligenza artificiale, in particolare, con la sua conoscenza tecnica, fredda e standardizzata, può isolare ulteriormente studenti già isolati, dando loro l’illusione di non aver bisogno degli altri o, peggio ancora, la sensazione di non esserne degni”, il monito del Papa: “Il ruolo degli educatori, invece, è un impegno umano, e la gioia stessa del processo educativo è tutta umana”. Di qui l’invito a fare “di questi valori – interiorità, unità, amore e gioia – dei punti cardine della vostra missione verso i vostri allievi”, ha concluso Leone, ringraziando gli educatori di tutto il mondo “per il lavoro prezioso” che svolgono.

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