Torna a Roma la Corsa dei Santi come “segno di speranza e impegno”. “Non è – spiegano i promotori – soltanto una manifestazione sportiva, ma un gesto corale di festa e solidarietà, un’occasione per ribadire pubblicamente il desiderio di Pace in un tempo segnato da troppe guerre e divisioni”. L’iniziativa – che sarà presentata con una conferenza stampa il 29 ottobre a Roma – parte da piazza San Pietro e termina lì. Ogni anno sostiene un progetto di Missioni Don Bosco. Nel 2025 i riflettori si accendono sui bambini di Howrah e Calcutta, nel Bengala Occidentale, dove i salesiani realizzano il programma “Educazione per tutti”. Ventuno scuole di strada accolgono oltre 760 bambini che vivono nelle baraccopoli, mentre altri 2.500 ricevono orientamento, supporto psicologico e assistenza sanitaria di base. L’obiettivo è restituire loro dignità, istruzione e futuro. Per la raccolta delle donazioni è attivo il numero per gli SMS solidali 45589.
La Corsa dei Santi è organizzata dalla Società sportiva Acsi Italiatletica presieduta da Roberto Debenedittis. Alla conferenza stampa saranno presenti gli atleti Andy Diaz (bronzo olimpico nel salto triplo) e Stefano Oppo (8 medaglie europee nel canottaggio) testimonial della Corsa insieme con Sofia Goggia (campionessa olimpica nella discesa libera, vincitrice di quattro Coppe del Mondo e di due medaglie mondiali) e con Gregorio Paltrinieri (campione europeo in carica nella 5 km stile libero). “Chi partecipa alla Corsa dei Santi afferma il contrario della guerra: la capacità – si lege in una nota – di relazione senza barriere, la gioia della condivisione di una giornata, il gusto di una fatica che non sottrae nulla agli altri. È una espressione di allegria e cordialità, come quella dei ragazzi che san Filippo Neri animava per le strade di
Roma nel Cinquecento e che più tardi, nell’Ottocento, san Giovanni Bosco trasformò in uno stile educativo fatto di musica, gioco e fraternità, oggi diffuso in tutto il mondo”. Don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco Valdocco ricorda che “il Giubileo è sinonimo di Pace”. “Oggi – aggiunge – stiamo operando per la pace con uno strumento in più: la solidarietà”. Mentre migliaia di partecipanti colorano le vie di Roma e tanti altri seguono la manifestazione dai media, il pensiero corre così ai bambini del Bengala: a più di 7.000 chilometri di distanza, essi sanno che qualcuno li accompagna con affetto, preghiera e aiuto materiale. Ogni tappa della Corsa dei Santi può essere associata a un pensiero di condivisione per chi lavora nei contesti più difficili: San Pietro, con chi opera per la giustizia sociale; San Paolo fuori le mura, con chi si dedica all’educazione; San Giovanni in Laterano, con chi difende i diritti dei poveri; Santa Maria Maggiore, con chi si prende cura dei più piccoli”.