“Per una Chiesa sinodale: la Caritas ci mette il segno”. Questo il tema del convegno che si terrà domani mattina, all’oratorio di Delebio, per iniziativa della Caritas diocesana di Como. L’appuntamento, rivolto in particolare a operatori, volontari e comunità, fornirà un’occasione di confronto e di formazione sul tema della sinodalità, con uno sguardo concreto e impegnato sulla missione della Caritas nella Chiesa e nel territorio. La giornata inizierà alle 9 con un momento di accoglienza, seguito, alle 9.30, da una riflessione biblica che aiuterà i partecipanti a entrare nel cuore spirituale del tema. Alle 10 interverrà don Paolo Selmi, co-direttore di Caritas Ambrosiana, con una relazione che offrirà spunti di riflessione e di confronto sul cammino sinodale della Chiesa italiana e sul ruolo della Caritas in questo percorso. A seguire, fino alle 11.30, ci sarà spazio per gli interventi dall’assemblea, in un dialogo aperto e partecipato tra i presenti, mentre alle 11.30 prenderanno la parola alcuni giovani, con le loro testimonianze di servizio e di impegno nella carità. La mattinata si concluderà con un momento conviviale comunitario.
“Il convegno di sabato 25 ottobre – è la riflessione del direttore della Caritas diocesana, Rossano Breda – vuole essere un momento di riflessione e formazione. Quest’anno sarà guidato da don Paolo Selmi, co-direttore di Caritas Ambrosiana e, a lungo, direttore della Casa della Carità di Milano. Il tema della sinodalità lo ispira da molto tempo: è un sacerdote che crede fortemente nel percorso giubilare e sinodale”. Il convegno, prosegue Breda, “è pensato come un momento di riflessione e di ‘messa a punto’. Diversamente dall’anno scorso, quando si era puntato più sulla condivisione tra i partecipanti, quest’anno, partendo sempre dall’ascolto della Parola, ci arricchiremo con il contributo di don Selmi, dopo il quale lasceremo spazio alle nostre reazioni rispetto alle sollecitazioni che ci offrirà. Vi sarà poi spazio per alcune testimonianze. È un convegno formativo, che parte dalla concretezza delle esperienze: chi partecipa ascolta, porta a casa alcune indicazioni e vive anche un momento di fraternità e convivialità”.