Bulgaria: riaperta la cappella cattolica del palazzo di Vrana. Suriani (nunzio), “la testimonianza cristiana della famiglia reale”

(La cappella cattolica nel Palazzo reale. Foto: Palazzo reale di Vrana)

Il nunzio apostolico mons. Luciano Suriani, accompagnato dal presidente dei vescovi bulgari mons. Petko Valov e dall’eparca emerito mons. Christo Proykov, ha presieduto oggi una celebrazione eucaristica nella neorestaurata cappella cattolica del Palazzo reale di Vrana a Sofia alla presenza di Simeone di Sassonia-Coburgo-Gotha, che regno fino al 1946 per poi essere primo ministro del Paese dal 2001 al 2005. Nella messa sono stati ricordati anche i defunti dalla famiglia reale. La cappella, voluta da re Ferdinando, che era cattolico, è stata abbandonata durante il regime comunista e oggi dopo un lungo lavoro di restauro di nuovo risplende nella sua bellezza originaria. Durante l’omelia il nunzio apostolico ha detto che “coloro che ci hanno preceduto e hanno già terminato il loro pellegrinaggio terreno, sono ancora nostri compagni di viaggio, possono accompagnarci e intercedere per noi”. Dopo la celebrazione, mons. Suriani ha espresso la propria gratitudine a Simeone per questa possibilità e “soprattutto per questa felice concomitanza: ieri Papa Leone ha ricevuto i reali di Inghilterra e oggi, suo umile rappresentante, sono venuto nella casa reale piena di testimonianza cristiana”. Il rappresentante pontificio ha sottolineato il fatto che nel palazzo di Vrana ci sono due cappelle: una ortodossa e una cattolica perché il figlio di re Ferdinando e padre di re Simeone, re Boris III, era battezzato ortodosso. Anche Simeone è ortodosso. “Questo ci parla della fede della famiglia reale ed essendo italiano di origine il ricordo della regina Giovanna di Savoia (madre di Simeone) mi fa tornare indietro nel tempo”, ha concluso mons. Suriani.

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