‘L’Ottavo giorno’, diretto da Sabrina Varani scritto da Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi, è il docufilm di Tv2000 e Play2000 che racconta le vite dei senzatetto intorno a Piazza San Pietro nell’anno del Giubileo, selezionato dalla Festa del cinema di Roma nella sezione ‘special screening’, proiettato oggi pomeriggio alle 15 al MAXXI di Roma. Presenti, oltre al cast, il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante, l’amministratore delegato Massimo Porfiri, la regista Varani, la responsabile del palinsesto di Tv2000, Anna De Simone. “L’ottavo giorno” è stato candidato al XV Sorriso Diverso Roma Award 2025, nel contesto della Festa del Cinema di Roma. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 24 ottobre 2025 alle 16:30, presso Spazio Roma Lazio Film Commission, Auditorium Parco della Musica. Nell’Anno del Giubileo, i protagonisti di questo docufilm sono i senzatetto che vivono ai margini, con le loro storie, non così lontane dalle nostre, mentre sullo sfondo, un’umanità in cammino scorre placidamente, pronta a varcare la Porta Santa della Basilica di San Pietro. In questo dialogo continuo di luci e ombre, di caduta e riscatto, di fragilità e speranza viene varcata una soglia, quella del proprio presente, per cominciare un giorno nuovo: l’ottavo.
“Questo lavoro è un esempio concreto di una televisione che sceglie strade diverse – dichiara il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante –. Abbiamo voluto puntare l’attenzione su quelle realtà sociali spesso dimenticate, dando voce a persone e storie che solitamente restano nell’ombra. Abbiamo scelto di farlo con delicatezza e rigore, evitando ogni forma di pietismo o spettacolarizzazione del dolore. Il docufilm propone una lettura inedita e necessaria del Giubileo, attraverso lo sguardo di chi vive ai margini della città eterna, lungo le stesse vie attraversate da migliaia di pellegrini in cammino verso la Porta Santa. È un’opera che rispecchia profondamente il senso della nostra missione: offrire contenuti che vadano oltre la semplice informazione o l’intrattenimento, capaci di interrogare le coscienze, ampliare lo sguardo e ricordarci che la solidarietà è un impegno condiviso e non un’opzione”. “Il rispetto è stato il punto di partenza imprescindibile per affrontare il racconto di questa realtà marginale – evidenzia la regista Sabrina Varani –. Fin dall’inizio ho sentito la necessità di tutelare la dignità delle persone, qualunque fosse la loro condizione, evitando con decisione ogni forma di sensazionalismo, che avrebbe tradito il senso del progetto”.