L’Azione cattolica in Romania (Acro) ha ricordato il 20° della fondazione con un incontro online dei membri e degli amici – anche italiani –, organizzato alla vigilia della festa di san Giovanni Paolo II, patrono spirituale dell’Acro. Costituita nella primavera del 2005 a Blaj, Acro è una federazione di otto organizzazioni di laici della Chiesa cattolica in Romania: due romano-cattoliche e sei greco-cattoliche. “Un ruolo decisivo è stato svolto dal Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) e da un gruppo di laici dell’Azione cattolica italiana che, animati dal desiderio di conoscere l’altro polmone della Chiesa, sono venuti in Romania negli anni ‘90 per sostenere la rinascita dell’associazionismo cattolico”, spiega un comunicato dell’Acro. “Volevamo ascoltare, imparare, camminare insieme. Non siamo venuti a portare modelli, ma a condividere la vita”, ha detto durante l’incontro Maria Grazia Tibaldi, che da tanti anni accompagna il cammino dell’Acro. Sottolineando poi che il rapporto tra l’Azione cattolica italiana e l’Acro non è uno istituzionale, ma di fraternità evangelica, Tibaldi ha incoraggiato i romeni: “Continuiamo a camminare insieme, per formare laici consapevoli, disponibili, capaci di trasformare il mondo con l’amore”. Codruta Fernea, presidente Acro, passando in rassegna i vent’anni di attività, ha fatto notare che la federazione romena “non è semplicemente una struttura, ma una storia viva: una rete di amicizie, di preghiera, di responsabilità condivisa”.