Preghiera ecumenica Leone XIV e Re Carlo: Rev. Currer, una grande speranza per il futuro

E’ stato un momento “molto significativo per il dialogo tra cattolici e anglicani e che incoraggia per il futuro”. Lo dice al Sir il rev. Anthony Currer, dal 2013 al 2022 Officiale della sezione occidentale del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, commentando la visita di Carlo III in Vaticano, primo re britannico a pregare con il Papa, nella Cappella Sistina, dopo 500 anni. Una preghiera ecumenica per la cura del Creato alla quale ha partecipato anche la regina Camilla. Il dialogo ecumenico tra le due confessioni cristiane “ha fatto molti progressi in questi anni”, prosegue il sacerdote e “la preghiera di oggi è uno dei frutti più importanti del lavoro fatto in questi anni durante i quali cattolici ed anglicani si sono conosciuti, hanno parlato ed oggi c’è un grande rispetto reciproco”. Lo stesso Carlo III – spiega il rev. Currer – è “stato ed è molto rispettoso” nei confronti della Chiesa cattolica “e del suo maggior rappresentante, il Papa. “Più volte – da erede al trono – ha avuto la possibilità di incontrare i papi”. La giornata di oggi “indica una grande speranza per il futuro per superare le differenze che ancora esistono nonostante condividiamo la stessa fede. Pregare insieme con il Papa la preghiera che il Signore ci ha insegnato, il Padre Nostro – conclude – è un segno concreto di questa speranza perché il Padre Nostro è la preghiera di tutti i battezzati cristiani ed è la preghiera che ci unisce”.

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