“Oggi portate di nuovo lo stendardo della terra, della casa e del lavoro, camminando insieme da un centro sociale – Spin Time – al Vaticano. Questo camminare insieme testimonia la vitalità dei movimenti popolari come costruttori di solidarietà nella diversità”. E’ l’omaggio del Papa, nell’udienza concessa in Aula Paolo VI ai movimenti popolari. “La Chiesa deve essere con voi: una Chiesa povera per i poveri, una Chiesa che si protende, una Chiesa che corre dei rischi, una Chiesa coraggiosa, profetica e gioiosa!”, ha esclamato Leone XIV: “Ciò che ritengo più importante è che il vostro servizio sia animato dall’amore. Conosco realtà ed esperienze simili presenti in altri Paesi, veri e propri spazi comunitari pieni di fede, speranza e soprattutto di amore, che rimane la virtù più grande di tutte. Infatti quando si formano cooperative e gruppi di lavoro per sfamare gli affamati, dare riparo ai senzatetto, soccorrere i naufraghi, prendersi cura dei bambini, creare posti di lavoro, accedere alla terra e costruire case, dobbiamo ricordarci che non si sta facendo ideologia, ma stiamo davvero vivendo il Vangelo”. Al centro del Vangelo, infatti, “c’è il comandamento dell’amore, e Gesù ci ha detto che nel volto e nelle ferite dei poveri è nascosto il suo stesso volt”, ha ricordato il Pontefice: “È bello vedere che i movimenti popolari, prima ancora che dall’esigenza della giustizia, sono mossi dal desiderio dell’amore, contro ogni individualismo e pregiudizio”.