Parità scolastica: Kaladich (Fidae), “una democrazia matura tutela la libertà educativa e valorizza tutte le scuole”

“Grazie alla Festa del Cinema per aver voluto accendere i riflettori su un tema così importante e grazie a mons. Giuliodori per il suo impegno. Un pensiero va soprattutto ai ragazzi: siete voi il cuore del nostro agire educativo”. Così Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae (Federazione istituti di attività educative), intervenendo alla Festa del Cinema di Roma per parlare della Legge 62/2000 sulla parità scolastica. “Come Fidae – ha aggiunto – rappresentiamo un migliaio di scuole in Italia. La legge ha segnato un passaggio importante nel 2000, ma abbiamo ancora tanta strada da fare. La parità nella sua piena attuazione non è solo un riconoscimento amministrativo, economico, ma un principio di giustizia educativa e civile. Significa dare pari cittadinanza nel sistema della pubblica istruzione agli studenti e ai genitori, ai docenti che lavorano nelle scuole paritarie”.
La Kaladich ha poi ribadito: “In questi 25 anni abbiamo avuto segnali non sempre incoraggianti. Ora abbiamo bisogno però di qualche gesto in più: vogliamo una libera scelta dell’istruzione ed educazione. La scuola paritaria è una risorsa viva, e serve il coraggio di compiere i passi necessari per dare piena attuazione alla parità. Una democrazia matura tutela la libertà educativa e valorizza tutte le scuole, senza alcuna distinzione ideologica”.
Presente anche Luca Iemmi, presidente Fism (Federazione italiana scuole materne): “Scolarizziamo circa 500 mila bambini. Facciamo parte del grande gruppo delle scuole paritarie. Con questo evento vogliamo sottolineare che questa riforma con la legge del 2000 non è compiuta. Il governo sta facendo di certo molto, ma la strada è lunga”. In linea anche Massimiliano Tonarini, presidente Cdo Opere Educative: “Perché ha senso la scuola paritaria? Le nostre scuole sanno trovare il modo di entrare in relazioni educative con i ragazzi. E noi ci battiamo quotidianamente perché tutto questo sia più facile”.
In chiusura sempre mons. Claudio Giuliodori, presidente del Consiglio Nazionale della scuola cattolica Cei, ha dichiarato: “Non una conclusione, ma un rilancio: non finisce qui! Una grande battaglia, dove tutti siamo impegnati. Siamo qui in questo luogo non a caso: tutti noi siamo attori protagonisti delle nostre vite, e della vita della società. Allora le scuole cattoliche sono dei grandi film di bellezza e verità, dove si cresce insieme. Andiamo avanti, in un momento straordinario, nel Giubileo della Speranza. E speriamo che i politici ci ascoltino un po’ di più”.

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