“Da collaboratori a corresponsabili. Per una comunità ecclesiale che si prende cura”. È questo il tema del convegno ecclesiale della diocesi di Castellaneta, che si è svolto nella chiesa dello Spirito Santo di Laterza. La terza e ultima tappa del convegno, svoltasi lunedì 20 ottobre – ne dà notizia oggi una nota – è stata introdotta dalla relazione di don Vito Mignozzi, vicario episcopale per l’Evangelizzazione e preside della Facoltà Teologica Pugliese, che ha offerto una riflessione sul valore della corresponsabilità nella vita della Chiesa. Nel suo intervento ha ricordato che “la corresponsabilità nasce dalla piena coscienza della propria identità di battezzati, quale fondamento di ogni impegno responsabile all’interno della comunità cristiana”. Da qui – ha sottolineato – deriva la necessità di “recuperare questo comune senso di responsabilità, che si traduce poi nella condivisione negli organismi di partecipazione a tutti i livelli, con l’esercizio del discernimento ecclesiale che ci permette di riconoscere dove lo Spirito ci sta orientando”. Nel corso della serata, mons. Sabino Iannuzzi, vescovo di Castellaneta, ha presentato e consegnato alla diocesi la nuova Lettera pastorale per l’anno 2025-2026, intitolata “Va’ e anche tu fa’ lo stesso. Per una comunità ecclesiale che si prende cura e cresce in comunione, partecipazione e missione”. Il documento – ispirato alla parabola evangelica del buon Samaritano – è stato consegnato come frutto e punto di sintesi del percorso del convegno ecclesiale, che aveva vissuto le sue prime due tappe nel mese di giugno. La Lettera del vescovo, che accompagnerà il cammino della diocesi nell’anno pastorale 2025-2026, sviluppa l’invito evangelico di Gesù come itinerario di comunione, partecipazione e missione, proponendo una Chiesa che si lasci ferire dalle povertà del mondo per farsi “locanda di cura” e “famiglia di famiglie”. “Non possiamo passare oltre – ha affermato mons. Iannuzzi – ma siamo chiamati a fermarci, a prenderci cura gli uni degli altri, perché solo così il nostro cuore arderà di carità vera e la nostra Chiesa crescerà in fedeltà al Vangelo”. La Lettera – spiega la diocesi – costituirà la traccia di riferimento per l’intero nuovo anno pastorale, come ulteriore passo del cammino sinodale e del Giubileo 2025, che invita tutti a essere “pellegrini di speranza”.