
“L’Europa mantiene la promessa: i ministri degli Esteri dell’Ue hanno appena deciso di estendere nuovamente le sanzioni alla Russia”: la notizia passa dai social, lanciata da Kaja Kallas, Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. “Questo – specifica – continuerà a privare Mosca delle entrate per finanziare la sua guerra: la Russia deve pagare per i danni che sta causando”. La decisione era da assumere oggi, all’unanimità, durante il Consiglio affari esteri a Bruxelles: si temeva un flop per via delle posizioni contrarie alle sanzioni annunciate nei giorni scorsi dal premier ungherese Viktor Orban.
“L’Ungheria ha ricevuto le garanzie richieste in merito alla sicurezza energetica del nostro Paese”, ha fatto sapere dal canto suo la rappresentanza dell’Ungheria sempre tramite social. “La Commissione europea si è impegnata a proteggere gli oleodotti e i gasdotti che conducono agli Stati membri dell’Ue, ha chiarito che l’integrità dell’infrastruttura energetica che rifornisce gli Stati membri è un problema di sicurezza importante per l’Unione europea nel suo complesso”.

(Foto Consiglio europeo)
La stessa Kallas ha pubblicato poi un altro messaggio, nel quale si legge: “Oggi ricorrono 80 anni dalla liberazione dell’ex campo di concentramento e sterminio nazista tedesco di Auschwitz-Birkenau, nella Polonia occupata dai tedeschi. Onoriamo i sei milioni di vite rubate dall’Olocausto. In questa commemorazione, rinnoviamo la nostra promessa: mai più”.