
“Il Libano pur essendo un piccolo paese di solo 10.452 km quadrati, era stato definito da Papa Giovanni Paolo II come “un messaggio” del Vivere Insieme offerto al mondo. È il Libano il messaggio che vogliamo annunciare e difendere, è il Libano il messaggio che rinasce dalle sue ceneri ogni volta che sanguina fino a morire. Parlare del Libano e del suo popolo è raccontare la Salvezza che si attua quando il Vangelo viene preso sul serio malgrado tutto”. Lo ha affermato mons. César Essayan, vescovo a Beirut, vicario apostolico della Chiesa latina in Libano che sabato sera ha presieduto la veglia di preghiera a Terralba per la XXXVIII Marcia della pace organizzata dal Comitato promotore, composto dalla Delegazione regionale della Caritas Sardegna, dalla Caritas diocesana di Ales-Terralba, dal Csv Sardegna solidale, dall’unità pastorale di Terralba, dal Comune di Terralba e dalla Pastorale giovanile e vocazionale diocesana. All’appello lanciato dal Comitato promotore – viene sottolineato in un comunicato – hanno risposto numerosi, da tutta la Sardegna per camminare insieme e costruire sentieri di pace. Tanti bambini, famiglie, amministratori comunali, volontari delle Caritas diocesane, sacerdoti, associazioni, hanno partecipato alla Marcia, tutti uniti, convinti che ci si salva solo assieme.
Nella sua testimonianza mons. Essayan ha ricordato che “in tutti questi anni le porte delle chiese e degli istituti religiosi in Libano sono stata sempre aperte per tutti, e che le differenze di religione e di origine, che in Libano non sono mai state un problema, alla luce del Vangelo diventano occasione per una migliore testimonianza di cosa significa essere discepoli di Cristo. L’accoglienza anche dei musulmani profughi del Sud del Libano in casa nostra è diventata, pur nella sofferenza, opportunità per la ricerca di una maggiore fratellanza”.
A conclusione della ricca serata, animata dal coro dell’Unità pastorale di Terralba, dopo i ringraziamenti di don Marco Statzu, delegato regionale di Caritas Sardegna, anche il sindaco di Terralba, Sandro Pil, ha voluto esprimere gratitudine per il momento così intenso vissuto come una grande comunità e dato un omaggio a nome dell’amministrazione comunale al vescovo mons. Antonello Mura, delegato per la Carità della Ces, mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales-Terralba, don Marco Statzu e Giampiero Farru, presidente del Csv Sardegna solidale.