Messico: ucciso nel Tabasco il giornalista Alejandro Gallegos. Nel Chihuahua rinvenuti 46 corpi in otto fosse comuni

Mentre in Vaticano si celebrava il Giubileo del mondo della comunicazione, il giornalista e docente messicano Alejandro Gallegos è stato trovato morto sabato in un presunto omicidio, il secondo di un giornalista da quando la presidente Claudia Sheinbaum è salita al potere in ottobre, come segnala l’agenzia Efe.
L’organizzazione Articolo 19, che qualche ora prima aveva denunciato la scomparsa di Gallegos a Villahermosa, nello Stato messicano orientale di Tabasco, ha confermato sabato la sua morte. Gallegos era un editorialista del quotidiano Tabasco Hoy e un professore universitario. In un comunicato, l’Ufficio del procuratore generale dello Stato ha dichiarato che è stata avviata un’indagine “con tutte le analisi forensi necessarie, la raccolta di prove e le interviste, al fine di chiarire il motivo della scomparsa”. Dal 2000, in Messico, ci sono stati 169 omicidi di giornalisti.
Un’altra notizia emersa nel fine settimana in Messico, che ha destato forte impressione, nel contesto della violenza che colpisce tutti gli Stati del Paese, è il rinvenimento di 56 corpi, riesumati negli ultimi quattro giorni in otto fosse clandestine situate in una proprietà nel comune di Casas Grandes, nello Stato messicano settentrionale di Chihuahua. I corpi sono stati trovati in una proprietà nota come “El Willy”, situata nelle vicinanze di Ejido Ignacio Zaragoza, comune di Casas Grandes.

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