Regno Unito: mons. Sherrington (Conferenza episcopale), “no alla legalizzazione del suicidio assistito”

“Il dibattito che si svolge oggi nella Westminster Hall, la grande sala nel parlamento di Westminster, non si concluderà con un voto. Tuttavia voglio cogliere questa opportunità per ripetere, ancora una volta, che la Chiesa si oppone alla legalizzazione del suicidio assistito perché si preoccupa per il bene di ogni persona nella società, vuole che questo bene venga protetto dalla legge e vuole assicurarsi che i malati e coloro che stanno per morire vengano curati e assistiti anche spiritualmente”. Con queste parole, diffuse dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, il vescovo John Sherrington, responsabile del settore vita, è intervenuto nel dibattito in corso nel Regno Unito sul suicidio assistito. Proprio di questo argomento hanno discusso i deputati della Camera dei Comuni dopo che Esther Rantzen, famosa presentatrice televisiva malata terminale di cancro ai polmoni, ha raccolto le oltre 200.000 firme necessarie a promuovere la discussione alla Westminster Hall, nella parte più antica del palazzo di Westminster. “Chiediamo, con forza, più investimenti del governo nelle cure palliative perché siano più facilmente disponibili in tutto il Paese”, ha detto ancora il vescovo Sherrington nel suo messaggio. “Confermiamo l’impegno della Chiesa cattolica a valorizzare e proteggere la vita sempre, anche se segnata da limiti fisici e psicologici. Ci opponiamo al suicidio assistito come a un attacco contro la dignità intrinseca della vita umana”.

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