Diocesi: Modena-Nonantola, domani presentazione della “Guida dell’abbazia e del Museo diocesano”

(Foto arcidiocesi di Modena-Nonantola)

Domani, martedì 30 aprile, a margine della celebrazione per sant’Anselmo abate, fondatore dell’abbazia benedettina e concattedrale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, verrà presentata la “Guida dell’abbazia e del Museo diocesano di Nonantola”, curata da Simona Roversi e da Jacopo Ferrari, rispettivamente direttrice e curatore del Museo. La presentazione si terrà in basilica abbaziale al termine della solenne concelebrazione delle 18.30, che inizierà dopo i vespri capitolari alle 18. La messa sarà presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci e concelebrata dai canonici del Capitolo abbaziale.
La guida – viene spiegato in una nota – è frutto di un lavoro corale, che va dall’introduzione curata da mons. Castellucci alla collaborazione della storica dell’arte e medievista Giovanna Caselgrandi e dell’architetto Vincenzo Vandelli.
Il volume – scrive l’arcivescovo nell’introduzione – “aiuterà certamente i lettori, i visitatori e i pellegrini ad entrare nell’arte cristiana con il piede giusto, la mente aperta, il cuore riscaldato dalla bellezza”.
Si tratta – spiega Simona Roversi – di “un volume agile, utile ai tanti visitatori e turisti che annualmente si recano a Nonantola per ammirare la millenaria Abbazia di San Silvestro e i tesori d’arte esposti nel vicino Museo, ma non solo”. “L’obiettivo – sottolinea – è anche di ‘fare il punto’ sulle più recenti ricerche degli studiosi riguardanti il monastero e il patrimonio culturale ancora conservato. I temi sono trattati con rigore scientifico e verifica delle fonti, ma con un linguaggio divulgativo comprensibile a tutti”.
Il libro è suddiviso in tre parti. La prima è dedicata ai 1.270 anni di storia dell’abbazia mentre la seconda propone un itinerario che parte dal portale in facciata per arrivare alle absidi – incontrando opere d’arte, curiosità e notizie inedite –. La terza parte riguarda infine il patrimonio abbaziale e il Museo benedettino e diocesano d’arte sacra, raccontato, per la prima volta, sala per sala. Si va dunque dalle opere provenienti dall’arcidiocesi alla sezione abbaziale con le pergamene di Carlo Magno e Matilde di Canossa, i reliquiari, le stauroteche e i tessili altomedievali del Sacro Tesoro, i codici miniati, il Polittico.

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