“L’attentato terroristico alla Crocus City Hall è stato un colpo molto forte. Devo però anche dire che il popolo ha reagito, ed ha reagito mettendo in atto una immediata solidarietà con le vittime, con tutti coloro che hanno sofferto”. Da Mosca, mons. Paolo Pezzi, arcivescovo della città e presidente dei vescovi della Federazione Russa, racconta al Sir come la piccola chiesa cattolica locale ha vissuto la Settimana Santa e la Pasqua. “Da parte nostra – aggiunge l’arcivescovo – abbiamo fatto nostro l’appello del Papa e quindi abbiamo pregato anche per coloro che hanno compiuto questo attentato, perché possano convertire i loro cuori e perché possa esserci un’indicazione per il futuro che dica che la violenza porta solo ad altra violenza. La violenza non costruisce ma distrugge”. “Noi abbiamo vissuto la Pasqua ed è stata veramente una Pasqua di conforto e di speranza”, racconta mons. Pezzi. “Cristo è veramente Risorto”, prosegue. “Non so se i potenti di questo mondo ascolteranno questo annuncio che è stato fatto e che per la Russia e tanti altri cristiani nel mondo ci sarà ad inizio di maggio. In ogni caso, penso che questo annuncio come ci ricordano gli Atti degli Apostoli da 2000 anni, viene ripetuto anche oggi ed è il solo nel quale possiamo trovare speranza, conforto ma soprattutto la possibilità di vivere già ora nelle condizioni in cui ci mette il Signore Risorto”. “Il Risorto – spiega l’arcivescovo – veramente ci fa ricominciare. Non a caso il saluto che ci si fa in Russia nel giorno di Pasqua e nel periodo pasquale, e cioè “Cristo è Risorto, Cristo è veramente risorto”, è in fondo una presa di coscienza su cosa sia la Resurrezione di Cristo nella nostra vita quotidiana oggi”. “L’augurio che voglio rivolgere oggi all’Europa – conclude mons. Pezzi – è quello di poter riscoprire la bellezza, la verità, la giustizia, la speranza che si incontrano in Cristo Gesù Risorto”.