Schiavitù: Valastro (Croce Rossa), “tante ancora oggi le persone private delle proprie libertà. Lavoriamo per una società capace di difendere i diritti fondamentali”

“La schiavitù non è un fenomeno del passato ma un crimine contro l’umanità che ancora oggi viene perseverato. Nella vita di tutti i giorni, nel lavoro, nelle migrazioni, sono ancora tantissime le persone private delle proprie libertà, assoggettate in maniera forzosa a poteri, sfruttamento, odio. Non si tratta solo di adulti ma anche di tanti minori, che spesso subiscono torture o sono sottoposti a condizioni di vita lontane da ogni dignità”. Così Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa italiana, in occasione della Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù.
“C’è una umanità che soffre, nei nostri giorni, a causa di tutto questo”, osserva Valastro, ricordando che “il 2 dicembre 1949, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò il primo trattato internazionale inteso a vietare la schiavitù di tutti gli esseri umani nel mondo. In quella stessa data, oggi, vogliamo ribadire l’importanza di un mondo in cui l’uguaglianza non abbia frontiere, nel quale la discriminazione e il potere non siano il pungolo per assoggettare o privare delle proprie libertà nessuna donna, uomo, bambina o bambino”. “Rinnoviamo tutti il nostro impegno per una società orientata alla libertà, alla giustizia e alla pace, capace di difendere i diritti fondamentali”, conclude il presidente della Cri.

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