Lavoro: vescovi Basilicata, “ristabilire la ‘strategicità’ dello stabilimento di Melfi”

“Di assoluto rilievo è l’emergenza del settore auto per gli impatti indiscutibili di crisi e di tenuta del tessuto sociale ed ambientale che esso ha nella nostra Regione”. Così i vescovi di Basilicata in un “accorato appello” a tutte le istituzioni e a tutti i cittadini di fronte alla “grave crisi” che sta investendo diversi ambiti economici della Regione, tra i quali il settore automotive, “con il rischio concreto di migliaia di posti di lavoro persi”.
I presuli chiedono: significativi investimenti infrastrutturali, “anche alla luce della possibilità di autonomie differenziate”; “nuove politiche industriali” con “un piano nazionale e regionale che sostenga la riconversione industriale, promuovendo investimenti in settori innovativi e a basso impatto ambientale, creando nuove opportunità occupazionali; “investimenti nella formazione”; “politiche attive del lavoro” per “favorire il reinserimento lavorativo delle persone che perderanno il posto di lavoro, come incentivi all’autoimprenditorialità, tirocini e borse di studio”. Soffermandosi sulla crisi dell’auto, i vescovi ricordano come tutto ciò rappresenti “indiscutibilmente il più significativo asse manifatturiero regionale”: “Occorre necessariamente ristabilire la ‘strategicità’ dello stabilimento di Melfi. Siamo consapevoli che la crisi del settore è complessa e va approcciata in maniera sistematica. Sono necessari accordi e visioni coraggiose ed innovative a partire da alcuni temi e scelte fondamentali. È tempo di agire in modo coordinato, coinvolgendo le parti sociali, l’Europa, il Governo nazionale e le istituzioni locali. Insieme siamo chiamati tutti a costruire una visione di futuro per la nostra Basilicata, in cui la crescita economica vada di pari passo con la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente”.

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