“La Cop29 offriva un’opportunità importante, per la comunità globale, di rinnovare l’impegno verso la casa comune, di onorare le promesse del passato e di intraprendere azioni significative per ridurre le emissioni di carbonio ed evitare la crisi climatica. Purtroppo l’accordo finanziario raggiunto sul clima non è adeguato e non risponde a quello di cui abbiamo bisogno”. Con queste parole il vescovo John Arnold, portavoce della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles in materia di ambiente, esprime la propria delusione sui risultati della ventinovesima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si è svolta a Baku, in Azerbaigian. Secondo Arnold, “i Paesi meno responsabili per il cambiamento climatico continueranno a pagare il grave prezzo della devastazione provocata dal riscaldamento globale. I leader delle nazioni in via di sviluppo hanno già condannato l’accordo sul clima, raggiunto alla Cop 29, come un ‘travestimento di giustizia’, denunciando il fatto che i Paesi più ricchi non hanno risposto al ‘grido della terra e al grido dei poveri’”. Il comunicato del vescovo Arnold si conclude, poi, con uno sguardo al futuro. “La nostra speranza, andando avanti, è che la comunità globale, compreso il Regno Unito, agisca per accelerare l’eliminazione dei combustibili fossili, implementando, nello stesso tempo, le promesse già fatte”, scrive il vescovo.