Beko di Comunanza: mons. Palmieri (Ascoli e San Benedetto), “dobbiamo sostenere queste comunità con battaglie di solidarietà e per il lavoro”

“Ricostruire le case senza garantire il lavoro significa mettere a rischio la comunità. La Chiesa è pronta a sostenere i territori in questa difesa per il lavoro, un diritto fondamentale per tutti. Abbiamo visto con mano l’iniziativa dell’imprenditore Diego Della Valle, che si è impegnato per riportare lavoro nelle zone terremotate. È un esempio importante, e da seguire”. Lo ha affermato ieri mons. Gianpiero Palmieri, arcivescovo di Ascoli Piceno e vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, nel corso dell’incontro che ha avuto presso il Comune di Comunanza con le istituzioni locali e la comunità cittadina per affrontare la crisi dello stabilimento Beko. Presenti anche il parroco di Comunanza, don Luca Rammella, e il viceparroco, don Giuseppe Raio, insieme a rappresentanti sindacali, politici, tra cui il sindaco Domenico Sacconi, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli e imprenditori dell’indotto. Anche la Pastorale del lavoro delle diocesi picene ha fatto sentire la propria vicinanza con i direttori don Giuseppe Capecci e Franco Veccia.
Lo stabilimento Beko, situato a Comunanza, vive una situazione drammatica. Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro si è ridotta del 50%, scendendo agli attuali 340 dipendenti. Nel settembre scorso, l’azienda – frutto della fusione tra Beko (colosso turco che rappresenta il 5% del Pil nazionale) e Whirlpool – ha presentato un piano industriale che prevede la chiusura degli stabilimenti di Comunanza e Siena, oltre a una riduzione delle attività a Fabriano ed altri siti industriali. Questo annuncio ha destato allarme in tutta la comunità e nelle istituzioni, in quanto coinvolge anche l’indotto, portando il totale dei posti di lavoro a rischio a oltre 1.000.
Per mons. Palmieri, “è dovere della comunità cristiana far sentire la propria voce, offrendo sostegno concreto e diventando una cassa di risonanza per queste iniziative. Città come Fabriano e Siena hanno dimostrato quanto sia fondamentale dare rilievo e il giusto tempo alle azioni che mirano a risolvere situazioni così difficili”. “Questo – ha spiegato – è il motivo per cui sono qui oggi: per ascoltarvi, condividere insieme ai sacerdoti il sostegno alla comunità e cercare soluzioni concrete, facendo emergere con forza la realtà di questo territorio.
Come Chiesa possiamo aiutare a creare una rete di supporto e a farci cassa di risonanza per le esigenze del territorio. Dobbiamo sostenere queste comunità con battaglie di solidarietà e per il lavoro, senza guardare al colore politico. Il lavoro non si crea dall’oggi al domani, e proprio per questo è essenziale agire con determinazione e visione”.
L’incontro, si legge in un comunicato diffuso dalla diocesi di Ascoli Piceno, si è concluso con l’impegno di tutti i partecipanti a lavorare insieme per scongiurare la chiusura dello stabilimento. Il 2 dicembre si terrà un’assemblea comunale, mentre il 10 dicembre rappresenterà un momento cruciale con il confronto diretto tra Governo, sindacati e Beko. La comunità di Comunanza spera che, attraverso la solidarietà e l’azione congiunta, si possa vincere questa battaglia e garantire un futuro lavorativo al territorio.

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