Settimana preghiera unità cristiani: Rimini, in programma momenti di studio e di spiritualità in accordo con la comunità locale ortodossa e la Chiesa valdese

In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si svolge dal 18 al 25 gennaio sul tema “Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso”, la diocesi di Rimini propone una serie di iniziative finalizzate all’incontro, attraverso la preghiera, delle diverse comunità cristiane presenti sul territorio. In particolare, la Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso ha organizzato una serie di momenti di studio e di spiritualità in accordo con la comunità locale ortodossa e la Chiesa valdese.
Il programma prende il via venerdì 19 gennaio con il seminario di Teologia ecumenica dal titolo “Una spiritualità di comunione in un tempo di conflitti. L’insegnamento della teologia ortodossa romena” (alle ore 20.45 presso l’aula magna dell’Istituto superiore di scienze religiose “Alberto Marvelli” di Rimini), per proseguire sabato 20 gennaio con il vespro ortodosso (Patriarcato di Costantinopoli), alle ore 19 alla chiesa cattedrale dell’Ingresso della SS. Madre di Dio al Tempio e di S. Nicola di Myra (via Emilia 1, zona Celle, Rimini). Il terzo appuntamento è con il vespro ortodosso (Patriarcato di Romania), domenica 21 gennaio alle ore 19 alla chiesa di S. Agnese, in centro a Rimini, per poi terminare giovedì 25 gennaio con la celebrazione ecumenica, alla quale parteciperanno il vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, e i rappresentanti delle altre Chiese presenti in diocesi (alle ore 21 presso la chiesa S. Maria Annunziata-Colonnella).
“L’ecumenismo nasce dal desiderio di Gesù con la preghiera sacerdotale: ‘Padre, ti prego, che siano una cosa sola come io e te siamo una cosa sola’ – evidenzia il vescovo di Rimini –. L’unità della Chiesa, l’unità dei cristiani è un riflesso dell’unità di Dio, della Santissima Trinità, un grande desiderio di Gesù”. “C’è senza dubbio una fraternità cristiana per chi riconosce Dio nostro Padre – aggiunge mons. Anselmi –, ma c’è anche una fraternità ‘creaturale’ che riguarda ogni persona. Auspico che questa Settimana possa dilatarsi in uno sguardo di unità del bene, di ricerca comune della pace, della non violenza, dell’aiuto, della solidarietà, che coinvolga tutte le persone, credenti e non credenti, di ogni religione e confessione cristiana”.

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