Papa Francesco: a Santa Marta, “nei cuori ideologici non può entrare il Signore”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Un cuore senza compassione è un cuore idolatrico, è un cuore autosufficiente, che va avanti sostenuto dal proprio egoismo, che diventa forte soltanto con le ideologie”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa celebrata oggi a Santa Marta, in cui ha citato i “quattro gruppi ideologici del tempo di Gesù: i farisei, i sadducei, gli esseni, gli zeloti”: “Quattro gruppi che avevano indurito il cuore per portare avanti un progetto che non era quello di Dio; non c’era posto per il progetto di Dio, non c’era posto per la compassione”, ha commentato. La “medicina” contro un cuore indurito è la memoria, la tesi di Francesco, secondo quanto riferisce Vatican News: “Quando il cuore diventa indurito, quando il cuore si indurisce, si dimentica… Si dimentica la grazia della salvezza, si dimentica la gratuità. Il cuore duro porta alle liti, porta alle guerre, porta all’egoismo, porta alla distruzione del fratello, perché non c’è compassione. E il messaggio di salvezza più grande è che Dio ha avuto compassione di noi. Quel ritornello del Vangelo, quando Gesù vede una persona, una situazione dolorosa: ‘ne ebbe compassione’. Gesù è la compassione del Padre; Gesù è lo schiaffo a ogni durezza di cuore”. “Ognuno di noi ha qualcosa che si è indurito nel cuore”, ha concluso il Papa: “Facciamo memoria, e che sia il Signore a darci un cuore retto e sincero – come abbiamo chiesto nell’orazione colletta – dove abita il Signore. Nei cuori duri non può entrare il Signore; nei cuori ideologici non può entrare il Signore. Il Signore entra solo nei cuori che sono come il suo cuore: i cuori compassionevoli, i cuori che hanno compassione, i cuori aperti. Che il Signore ci dia questa grazia”.

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