Brasile: vescovi dell’Amazzonia in difesa degli indigeni contro le recenti iniziative del Governo sullo sfruttamento del territorio

I vescovi della Regione Nord 1 (Stati di Amazonas e Roraima) della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) riuniti nella Prelatura di Itacoatiara dal 10 al 13 febbraio, hanno elaborato al termine dei lavori un comunicato nel quale prendono le distanze dal disegno di legge che mira a stabilire “condizioni specifiche per l’esplorazione e l’estrazione di risorse minerarie nelle terre indigene”, proposto dall’Esecutivo Federale. Una condanna che comprende “qualsiasi altra iniziativa dell’Esecutivo Federale che colpisca le popolazioni indigene isolate o di recente contatto in Brasile”, poiché minacciano il diritto alla libera esistenza di questi popoli. Nella nota, i vescovi rinnovano la loro solidarietà con i popoli indigeni e ribadiscono il loro sostegno alle lotte per i loro diritti, come brasiliani, evidenziando la preoccupazione di Papa Francesco per questi popoli, che è stata spesso citata nelle sue dichiarazioni e nella recente esortazione apostolica “Querida Amazzonia”. Nel comunicato vengono citate esplicitamente alcune parole dell’Esortazione, in particolare al n° 14, dedicate alla denuncia delle molte attività economiche, nazionali o internazionali, che portano danno al territorio amazzonico e non rispettano i diritti dei popoli originari. La nota dei vescovi invita le autorità competenti “al rispetto della Costituzione”.

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