Terra dei fuochi: mons. Di Donna (Acerra) su “lago rifiuti” a Cava Giglio, “non tacere di fronte a dramma che segna presente e futuro”

“Non tacere di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”. Impegnato a Teano con i vescovi, sacerdoti e diaconi, di otto diocesi della Campania per riflettere sul dramma dell’inquinamento ambientale, il vescovo di Acerra, mons. Antonio Di Donna, si dichiara preoccupato per quanto accade in queste ore a San Felice a Cancello, comune della diocesi di Acerra in provincia di Caserta.
Dopo la scoperta di un vero e proprio “lago di rifiuti” nella dismessa “Cava Giglio” e a seguito dell’aggressione a due giornalisti, mons. Di Donna rilancia l’appello dei vescovi a “non tacere di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”.
Con un messaggio ai sacerdoti e fedeli della diocesi, in particolare a quelli del Comune di San Felice a Cancello e della Valle di Suessola, il presule invita tutti, cittadini e Istituzioni, a prendere coscienza e denunciare, affinché le nostre terre siano “bonificate”.
Ma soprattutto, il vescovo di Acerra invita a pregare affinché “il Signore converta i cuori di quelli che da anni, in maniera criminale e scellerata, devastano i nostri territori, già martoriati dallo scempio ambientale”.

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