R. D. Congo: Unicef, oltre 500mila persone (tra cui 100mila bambini) sfollati a causa delle violenze nel Sud Kivu

Nella Repubblica democratica del Congo, nel Sud Kivu, oltre 500mila persone – di cui oltre 100mila bambini – sono sfollati in questi giorni a causa delle violenze. Dal 2 dicembre sono state uccise centinaia di persone; uccisi 4 studenti, feriti altri 6; attaccate almeno 7 scuole. Molti hanno attraversato il confine con il Burundi: solo tra il 6 e l’11 dicembre sono arrivate oltre 50.000 persone, di cui quasi la metà sono bambini. È l’allarme lanciato oggi dall’Unicef in seguito alla rapida escalation delle ostilità nel Sud Kivu, nella parte orientale della Rdc. Con il diffondersi della violenza, si prevede un ulteriore aumento del numero di sfollati. Mentre le famiglie fuggono dalla guerra, i bambini corrono gravi rischi in termini di protezione, tra cui la separazione dalla famiglia, l’esposizione alla violenza, lo sfruttamento, la violenza di genere e il disagio psicosociale. L’Unicef invita tutte le parti “a proteggere i bambini e a rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e della Convenzione sui diritti dell’infanzia”.
L’Unicef sta collaborando con le autorità nazionali e i partner sia nella Repubblica Democratica del Congo che in Burundi per mobilitare una risposta umanitaria urgente e incentrata sui bambini, coordinandosi con altre agenzie delle Nazioni Unite e partner per garantire valutazioni rapide e un aumento dell’assistenza non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno.

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