Per rafforzare la “resilienza finanziaria” dell’Ucraina nel contesto della guerra di aggressione russa in corso, la Commissione europea propone oggi due soluzioni per far fronte al fabbisogno di finanziamenti per il periodo 2026-2027: prestiti Ue e un prestito per riparazioni. “Queste due soluzioni si basano su una serie completa di cinque proposte giuridiche”, si precisa a Bruxelles. “Con la Russia che continua a non mostrare alcun segno di volontà di impegnarsi per una pace giusta e sostenibile, la pressione sulle risorse dell’Ucraina continua a crescere, rendendo il sostegno costante dell’Ue ancora più vitale”. Con queste proposte giuridiche, la Commissione indica due possibili soluzioni: anzitutto prestiti dell’Unione europea, che si baserebbero sul bilancio Ue, e un prestito per riparazioni, che conferirebbe alla Commissione il potere di prendere in prestito saldi di cassa da istituzioni finanziarie dell’Ue che detengono attività della Banca centrale russa immobilizzate. Una delle soluzioni da tempo discussa e sulla quale si sollevano varie perplessità. “Esse riflettono l’impegno dell’Ue a sostenere l’Ucraina non solo nella difesa della sua sovranità e nel mantenimento delle funzioni statali, ma anche come investimento strategico nella sicurezza dell’Europa”. Tali proposte mettono in atto una serie di salvaguardie per proteggere gli Stati membri e le istituzioni finanziarie da possibili misure di ritorsione all’interno della Russia e da espropri illegali al di fuori della Russia, in particolare nelle giurisdizioni favorevoli alla Russia.