Migrazioni: Ass. Don Bosco 2000 (salesiani), “linguaggio di Trump stigmatizza interi popoli e invoca la deportazione come strumento politico”

Preoccupazione da parte dell’associazione di ispirazione salesiana “Don Bosco 2000” di Piazza Armerina, per l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre uno “stop permanente alla migrazione dai Paesi del Terzo Mondo”. “Davanti a un linguaggio che stigmatizza interi popoli e invoca la deportazione come strumento politico, ribadiamo che la dignità della persona umana è universale e non ammette barriere”, spiega in una nota l’associazione. “Non ci si difende respingendo, ma costruendo ponti e responsabilità condivise. Le parole e le decisioni che negano il diritto a migrare alimentano paura e discriminazione, allontanando la comunità internazionale dal dialogo e dalla giustizia globale”, dichiara Agostino Sella, presidente dell’associazione, che aggiunge: “Da diversi anni operiamo al fianco di chi cerca una vita dignitosa tra Africa ed Europa. Le nostre comunità testimoniano che l’integrazione e la cooperazione è possibile, quando prevalgono accoglienza e reciprocità”. L’atteggiamento americano sul fronte migratorio, conclude Sella, “rischia di escludere milioni di persone e di non protegge nessuna nazione. È necessario opporsi con chiarezza a ogni deriva disumana e di riaffermare il valore universale dei diritti umani e della solidarietà”.

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