La Fuci accoglie con gratitudine le parole rivolte al mondo accademico da Papa Leone XIV e dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, indicandole come orientamento per il nuovo anno universitario. Gli interventi, pronunciati rispettivamente all’Università Pontificia Lateranense e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, richiamano – sottolinea la Federazione – il valore della formazione come luogo in cui la persona è messa al centro con rigore, responsabilità e apertura alla comunità. Nel 253° anniversario dell’Ateneo Lateranense, Leone XIV ha messo in guardia dal rischio dell’individualismo, invitando a distinguere “persona” da “individuo” e a promuovere una cultura dell’alterità e del dialogo. La Fuci ritrova in questo appello un sostegno al proprio percorso, che già nel recente FuciLab di Firenze ha approfondito il tema della corresponsabilità e della vita comunitaria negli ambienti universitari. In questa direzione si colloca anche il tema associativo 2025/2026, “Artefici di comunità: oltre l’individualismo”. All’inaugurazione dell’anno accademico della Cattolica, l’arcivescovo Delpini ha invitato a cercare una verità che “mette in discussione l’utile” e a coltivare competenze capaci di parola autorevole “là dove si decidono le sorti del Paese e i destini del mondo”. Lo studio – ha ricordato – domanda coraggio nella complessità e capacità di riconoscere l’essenziale. Per la Fuci questi richiami costituiscono un contributo prezioso alla riflessione sul ruolo etico dell’università e sulla responsabilità degli studenti. La Federazione rinnova così il proprio impegno a favorire presenze credibili e solidali negli atenei italiani, perché la ricerca diventi servizio al bene comune e la comunità accademica luogo di crescita umana e culturale.